Da sempre nei forum di scommesse e nei siti, c’è un grande dilemma a cui non si è data risposta: Meglio operare a quote basse o a quote alte?
Naturalmente questo dilemma ce l’hanno solamente i non professionisti, perché non c’è nessuna differenza tra operare a quota alta, o operare a quota bassa. Perché conta il vantaggio matematico che hai, indipendentemente dalla quota a cui giochi.
Esistono scommettitori professionisti che giocano esclusivamente quote inferiori a 1.50 ed esistono scommettitori professionisti che hanno trovato il loro equilibrio giocando a quote 10 o superiori.
In quest’articolo voglio spiegarti come operano gli scommettitori professionisti che operano a quote alte, e di conseguenza quali sono le strategie a quote alte utilizzate da loro.
Scommettere A Quote Alte: Una panoramica generale
Se conosci BetSystem, saprai che abbiamo creato un algoritmo che si chiama MidaBet che nel corso degli anni ci ha permesso di individuare quote alte di valore, più precisamente ci ha persino permesso di individuare dei risultati esatti di valore.
Per cui è senz’altro possibile vincere alle scommesse a quote alte, e adesso andremo a vedere alcune strategie di cui alcune approfondite molto nel mio primo libro, che è interamente incentrato su come vincere alle scommesse sfruttando proprio queste quote.
Solitamente chi scommette a quote alte tende a piazzare degli Over a 20 minuti dalla fine, piazzando Over che prevedano che in quella partita si debbano segnare almeno altre due reti. Questa strategia a quote alte è stata copiata da molti, ma inizialmente è stata diffusa dal professionista Psychoff. Il problema di questa strategia è che se non sai dove metti le mani, è garantito che tu perda. Quindi devi avere uno strumento professionale come MidaBet per individuare le quote di valore.
Un’altra strategia utilizzata da chi scommette a quote alte è piazzare la vittoria della favorita quando va in svantaggio, e al 60′ è ancora in svantaggio. Questa strategia potenzialmente potrebbe essere profittevole, ma solo a patto che come detto, si vadano a scartare partite trappola dove le squadre giocano male e la quota non ha valore.
Noi in MidaBet oltre al Software che ci permette di individuare quote di valore, indipendentemente dal fatto che siano alte o basse, abbiamo persino integrato questa chicca con cui sappiamo in tempo reale quali sono le partite con lo score migliore da seguire.
Strategia A Quote Alte: Risultati Esatti
Una strategia molto utilizzata da chi scommette a quote alte è quella di scommettere sui risultati esatti. Come si può individuare un risultato esatto di una partita, se è difficile già individuare qual è la squadra che vincerà? Perché il Betting è fatto di matematica, e noi possiamo stabilire quale sia l’esito più probabile di una partita basandoci sul valore delle squadre e su altri fattori che esulano dalle statistiche.
Se riesci ad individuare chi vincerà la partita, potrai restringere il campo ad un numero di risultati esatti minore, e in base ad altri fattori potrai restringere sempre di più il campo ritrovandoti con un unico risultato esatto. Quello che andrai a piazzare. Quindi riuscirai probabilmente a scommettere a quote alte e vincere.
Queste sono cose che insegno a fare tranquillamente con i miei libri, ma che comunque una persona può provare a fare cimentandosi in autonomia con pochi euro.
Scommettere A Quote Alte: Le strategie da non utilizzare
Una strategia utilizzata da tanti non professionisti, che si ritrovano esclusivamente a buttare denaro è quella di piazzare il pareggio di un evento, per poi nel caso in cui non dovesse concretizzarsi l’esito, piazzare nuovamente il pareggio con un importo scommesso maggiore.
Questa cosa è del tutto priva di valore, e nel giro di pochi giorni porterà lo scommettitore inconsapevole, a perdere tutto il proprio capitale.
Scommettere a quote alte è una validissima idea, ed è anche potenzialmente molto profittevole, ma fare sciocchezze è un altro conto.
[…] ho già sottolineato nell’articolo sullo scommettere a quote alte, e come ho avuto modo di appurare negli anni, confrontandomi anche con altri professionisti, alla […]