Per molti anni sono stato accusato ingiustamente di scommettere a quote basse, questo è stato ritenuto un modo per non far palesare la mia incompetenza. Peccato però che scommettendo con quote basse abbia guadagnato centinaia di migliaia di euro netti, e milioni di euro lordi.
Come ho già sottolineato nell’articolo sullo scommettere a quote alte, e come ho avuto modo di appurare negli anni, confrontandomi anche con altri professionisti, alla domanda: Meglio puntare a quota alta o quota bassa? La risposta è sempre ed unicamente la stessa, cioè nessuna delle due.
L’unica cosa che conta nel Betting è individuare le quote di valore. Con i miei clienti faccio sempre due esempi.
Se mi dessero la vittoria della Germania contro San Marino a 1.10, e potessi replicare la medesima operazione migliaia e migliaia di volte, guadagnerei milioni di euro.
Se mi quotassero la vittoria del Bologna contro la Juventus a 60, e mi dessero l’opportunità di replicare l’operazione migliaia di volte guadagnerei anche in questo caso milioni.
Per cui la quota non c’entra nulla. Conta il valore, ed è un concetto chiaro a chiunque mastichi un minimo di matematica. E parlo di matematica da elementari.
Scommettere a quote basse: Una strategia interessante
In MidaBet abbiamo scoperto che operare su quote basse con una strategia specifica che insegniamo all’interno del gruppo Facebook dei corsisti, ci permette di avere un ROI molto importante.
Qualcuno sostiene che operare sotto la pari, cioè a quota inferiore a 2.00 sia matematicamente perdente, lo so che appaio arrogante e sgradevole quando affermo certe cose, ma mi tocca farlo ancora una volta: Chi afferma cose del genere è un totale inetto con la matematica, per cui è meglio che si compri una zappa e vada a zappare.
Basti vedere lo storico di un cliente di MidaBet per rendersi conto di che risultati mostruosi si possano fare in termini di profitto, operando a quota 1.50
La strategia interessante applicata dai clienti di MidaBet consiste nello sfruttare le peculiarità dei vari campionati, divisi per fasce (con file creati ed aggiornati da me, basati su dati macro) per individuare quote basse su cui scommettere che però abbiano enorme valore.
Non a caso, i risultati ottenuti dal FreeBet (che è andato in pensione anni fa) e dal prodotto che è nato in seguito, tutt’ora attivo (BetAdvance) dimostrano che operare a quote basse, se lo fai con professionalità porti grandi profitti.
Strategia a quote basse: Quote da 1.01 a 1.10
Molti cercano invano di provare a fare profitto cercando un filotto di vittorie, piazzando un grande numero di scommesse in un range di quota che varia da 1.01 a 1.10!
Lo fanno principalmente puntando sull’over 0.5 prima che la partita inizi, partono solitamente con pochi euro e cercano di arrivare a qualche centinaia di euro per chiudere la progressione a quote basse che hanno iniziato.
Naturalmente nessun professionista fa sciocchezze del genere, ma può essere un modo come un altro per passare il tempo e divertirsi, di certo alla fine dell’anno, tirando le somme, il bilancio non sarà positivo.
Scommettere a quote 1.10 può avere senso, e personalmente l’ho fatto in passato e continuo a farlo, ma solo in occasioni estremamente particolari, come per esempio la Germania quotata a 1.10 contro San Marino. L’esempio riportato prima.
[…] bisogna partire dal presupposto che qualsiasi quota può essere sbagliata, sia scommettere su quote basse, che scommettere su quote alte può essere […]